Al momento stai visualizzando Ritorna in contatto con la tua femminilità in ufficio e non solo

Quello che vedo spesso nel mondo del lavoro, soprattutto nell’ambito impiegatizio, è proprio la trasformazione delle donne nelle peggior nemiche di sé stesse e delle altre donne.

Sono due le cose che spero che con il tempo noi donne smettiamo di fare:

  1. Diventare nemiche delle altre donne.
  2. Mascolinizzarsi per essere viste come professioniste e fare carriera.

Diventare nemiche delle altre donne

In ambito aziendale sono tante le situazioni in cui le donne diventano le nemiche delle altre donne. Quando cercano di compiacere il capo, spesso rappresentato da una figura maschile, sminuendo, sparlando, complottando, screditando la così detta “avversaria”.

Quello che mi fa rabbrividire di questo comportamento è che invece di vedere la situazione come stimolo competitivo per migliorarsi professionalmente, questa categoria di donne dimostra di avere paura del proprio “orticello” e mostrano anche il lato peggiore dell’essere umano.

Per non parlare poi della donna che ritorna dopo la maternità in ufficio: improvvisamente le sue assenze per malanni del bambino e/o i permessi per visite mediche diventano improvvisamente incompetenza professionale. E sì signore, sono proprio le donne a lamentarsi per prime dell’assenza della collega! Le peggiori sono le altre madri che evidenziano la mancanza, sottolineandola con frasi come: “io non mi assentavo così tanto dal lavoro”, oppure “io non ho mai fatto pesare a nessuno dei miei colleghi che avevo appena avuto un figlio” ecc… Come se la solidarietà femminile, la lotta alla maternità, il diritto di poter tornare al proprio lavoro ed essere trattate come professioniste vengano meno appena il proprio status sociale cambia.

Fantasia? No, sfortunatamente ho avuto modo di avere la conferma che questi comportamenti esistono.

Vorrei solo farti notare che un domani potrebbe capitare proprio a te di essere sminuita e screditata dalle tue colleghe, proprio quelle che fino a ieri erano le amiche della pausa caffè…

Mascolinizzarsi per essere viste come professioniste e fare carriera

Se non sono le altre donne le nostre nemiche, lo siamo noi per noi stesse.

Spesso rinunciamo alla nostra femminilità per cercare di essere accettate e viste come delle professioniste competenti in un mondo prettamente maschile. Come se una gonna sopra al ginocchio, un abito che sottolinea le forme o un trucco più accentuato, ci trasformi da professioniste a stupide bamboline o persone incompetenti.

Volutamente non ho voluto usare l’esempio stereotipato da professionista a segretaria, perché reputo che tutte le categorie professionali sono da rispettare e richiedano competenze specifiche.

Trovo triste che dobbiamo rinunciare a una parte di noi per fare carriera, essere considerate capaci e competenti per un ruolo professionale. Dovremmo imparare che non dobbiamo cercare di imitare gli uomini, ma valorizzare di più la nostra unicità. Siamo diverse e proprio per questo possiamo portate un contributo ed un’esperienza che possa far nascere il confronto ed essere da stimolo per sviluppare nuovi scenari.

Spesso dover indossare una maschera ci porta a perdere proprio il contatto con il nostro lato femminile che ci contraddistingue dagli uomini anche professionalmente.

Finendo così per omologarci e lasciando come unico valore di valutazione professionale, tra noi e un uomo, la nostra capacità di procreare, che gioca sempre a nostro svantaggio.

Forse sarò un po’ drastica, ma sono sempre più convinta che dovremmo puntare proprio sulle diverse capacità tra i due sessi per emergere.

Come?

Intanto, come prima cosa, non rinuncerei a indossare capi femminili che ti fanno stare bene e sappiano valorizzarti. Sentirti sicura di te e a tuo agio con quello che indossi ti permette di aumentare la tua autostima. Stessa cosa vale per il trucco, molte donne dicono di non truccarsi perché: non hanno tempo, non sono capaci, non hanno voglia, non gli interessa. Il trucco è solo un altro modo per prenderti cura di sé, valorizzando la propria figura. Un po’ come indossare i tacchi alti.

Non si tratta di apparire, ma di lavorare su te stessa usando elementi accessori ed esteriori, ma che influiscono tantissimo sulla parte interiore di te, come non avresti mai immaginato. Potrà sembrarti strano, ma capita sempre durante i miei servizi fotografici di Boudoir che una piccola trasformazione aiuti le donne a riscoprirsi e a vedersi per la prima volta. Cambia la percezione di noi stesse e ci fa capire quanto valiamo e che non dobbiamo essere le nostre peggiori nemiche svalutandoci per prime.

Fammi sapere se ti sono stata di aiuto, se pensi di esserti mascolinizzata e vuoi cambiare, o se vuoi semplicemente raccontarmi la tua storia, puoi contattarmi.

riccio_rosso

Prenota una call con me per:

  • Avere un primo appuntamento conoscitivo di circa 40 minuti per poter fare tutte le domande, su cosa consiste il servizio fotografico o altre curiosità.
  • Effettuare un’intervista per individuare le tue esigenze comunicative e marketing, così da studiare un progetto visivo adatto a te.
  • Ricevere una proposta personalizzata con più soluzioni, così da poter scegliere quella più adatta alle tue esigenze di attrarre nuovo pubblico.
  • Trovare una professionista che ti possa guidare nel tramutare il tuo messaggio in una comunicazione visuale efficace che valorizzi il tuo lavoro, le tue competenze e i tuoi valori.
  • Avere finalmente un’immagine professionale per tutta la tua comunicazione, passa da un’immagine patchwork ad un identità visiva unica.

Sharon Sala

Posso aiutarti ad avere finalmente un immagine che ti corrisponde, attuale, unica, di buona qualità e che sappia trasmettere i tuoi il tuo messaggio. L'obiettivo? Avvicinare il tuo potenziale cliente e renderti ai suoi occhi autorevole e la miglior scelta sul mercato.